mercoledì 29 ottobre 2008

Tra natura e lettura...

Credo che molte donne abbiano desiderato di voler viaggiare da sole almeno una volta nella loro vita, c'è chi ce l'ha fatta e altre no per mancanza di coraggio, forza e magari per scarsa conoscenza delle lingue straniere importanti come l'inglese. Il perchè viaggiare da sole?? Per me è una sfida con se stessi e provare emozioni che il viaggio ci offre. L'arrangiarsi da sole, gioire quando qualcuna o qualcuno dell'altro Paese e Popolo ci aiuta nei momenti di difficoltà, ad essere in contatto diretto con la vasta natura per poter dire: io e la natura. Da sole, ma sempre in compagnia.
Cronaca di una viaggiatrice solitaria
All'eta di diciannove anni Kira Salak, per la prima volta, provò la libertà di viaggiare da sola e trascorse i successivi anni della sua giovinezza girando per il mondo con costanza e impulsività. Fu così che si lasciò la sua vita alle spalle - l'università, il lavoro, il fidanzato - per tentare l'impossibile, il suo sogno di sempre: seguire le tracce dell'esploratore britannico Ivan Champion, la prima persona che riuscì ad attraversare l'isola di Papua Nuova Guinea nel 1927. Uno dei Paesi più pericolosi e più misteriosi del mondo, dove la cultura moderna occidentale si scontra con le antiche tradizioni tribali. Per Kira Salak fu una prova di vita. Motivata da qualcosa di più dell'essere semplicemente la prima donna occidentale ad attraversare da sola quella terra, decise di scrivere questa cronaca per trovare una risposta anche per se stessa. Perché una giovane donna voleva intraprendere da sola un viaggio così pericoloso? Dov'era la sua paura? O forse era solo un tentativo per scoraggiare la paura per raggiungere mete ancora più ardue? Nessuno poteva dirlo. Kira Salak, con una prosa brillante e piena di suspense, descrive le sue avventure tra paesaggi esotici e vividi di ricordi in pieno contatto con la natura più selvaggia. Molto più di un semplice libro di viaggio o di avventura, "Cronaca di una viaggiatrice solitaria" è un'opera di esistenziale autoscoperta, di sopravvivenza in situazioni di estremo pericolo, in luoghi che sono al di là di ogni tempo e che vanno al di là di ogni immaginazione in una natura di un'impareggiabile bellezza.

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