C'è un luogo dove amo fare le passeggiate soprattutto in autunno quando gli alberi si dipingono di colori caldi, la terra è sparsa di ricci spinose delle castagne, i ciclamini rosa sbocciano all'interno dei boschi...prima di ritornare a casa mi fermo sempre in questo paesino secondo me incantato, dove il tempo si è fermato...
Petrella Guidi è un borgo medioevale amorevolmente conservato e ristrutturato dai pochi residenti e da un gruppo di artisti e di amanti del territorio. E’ un villaggio fortificato trecentesco situato su un monte, è caratterizzato da altissime case in pietra antica, unite fra loro in una serie irregolare e circondate da caratteristici vicoli stretti. Sovrasta il paese la torre con accanto le rovine del castello circondata da un bellissimo panorama. La porta d’ingresso è un arco in pietra bianca, che conserva gli scudi e gli stemmi degli antichi dominatori. Nel “Campo dei Nomi” ci sono due lapidi in ricordo di Federico Fellini e Giulietta Masina, un luogo dove loro amavano rilassarsi su una panchina ad osservare il panorama di rara bellezza.
Il viaggio
di Fabio Vacchi
libretto di Tonino Guerra
La trama dell’opera, che è esilissima e si regge sulle delicate intuizioni poetiche dello scrittore e sceneggiatore Tonino Guerra, descrive il viaggio di una coppia di anziani romagnoli - Rico e Zaira sono i loro nomi - da Petrella Guidi, borgo collinare nei pressi del fiume Marecchia ove essi hanno sempre vissuto, fino al mare. È una vecchia promessa che Rico ha fatto a Zaira il giorno delle nozze, infatti, quella di condurla a vedere il mare, quel mare che dista appena trenta chilometri dal loro paese ma che essi non hanno mai veduto.
giovedì 23 ottobre 2008
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