venerdì 31 ottobre 2008

La terra è in pericolo...

"La Terra non sta bene; uomini, animali e piante neanche. Secondo il "Living Planet Report 2008", "check up" annuale fatto da ricercatori del Wwf e altre organizzazioni scientifiche, presentato a Londra, «entro il 2030 avremo bisogno di due pianeti per soddisfare il fabbisogno dell'umanità di beni e servizi». La domanda globale sulle risorse della Terra supera infatti del 30% la capacità rigenerativa di quest'ultima. Più di tre quarti degli abitanti del pianeta vivono in nazioni che sono debitrici ecologiche, dove cioè i consumi nazionali hanno superato la capacità di risorse naturali del paese. Il rapporto si basa, tra l'altro, sulla misurazione dell’ "impronta ecologica", un'unità che misura la domanda dell’umanità sulla biosfera, in termini di superficie di terra e mare necessarie sia alla produzione delle risorse che le persone utilizzano, sia all'assorbimento dei materiali di scarto generati. CORSA CON GLI OCCHI BENDATI - La crescita demografica, e quella dei consumi individuali, hanno fatto sì che negli ultimi 45 anni la domanda dell'umanità sul pianeta sia più che raddoppiata. Ancora nel 1961 quasi tutti i paesi del Mondo possedevano una capacità più che sufficiente a soddisfare la propria esigenze interna. Nel 2005 la situazione è cambiata in modo radicale: molti paesi possono soddisfare i loro bisogni solo importando risorse da altre nazioni e utilizzando l'atmosfera del Pianeta come discarica di anidride carbonica e di altri gas serra. (Ap)LA BOLLA AMBIENTALE - Viviamo al di sopra delle nostre possibilità in una "bolla" ambientale che, a differenza di quella finanziaria, è più difficile da nascondere. Qui non si parla di futures, derivati od opzioni, ma di aria e di acqua, di grano e di riso. «A livello mondiale, durante l'ultimo anno il prezzo dei raccolti ha raggiunto vertici da record - ha scritto James P. Leape, direttore generale di Wwf International - in gran parte a causa dell'aumento della domanda di cibo, mangimi e biocombustibili e della continua diminuzione della risorsa idrica». La natura non accetta carte di credito: chi era povero diventa miserabile, chi aveva poco da mangiare, torna a morire di fame. USA E CINA CONSUMANO OLTRE IL 40% DELLE RISORSE - Il consumo generale dell'umanità ha superato la biocapacità totale della Terra per la prima volta negli anni 80, e questa tendenza ha continuato a crescere. Ma ovviamente non tutti contribuiscono a questo trend nella stessa misura: Stati Uniti e Cina utilizzano, ciascuno, il 21% della biocapacità del pianeta. Il consumo procapite della Cina è molto più basso di quello registrato negli Usa, ma la popolazione è anche quattro volte superiore. Nei valori pro-capite gli statunitensi mantengono infatti il primato assoluto di grandi "divoratori" del pianeta, richiedendo una media di 9.4 ettari globali, come dire, che ciascun americano vive con le risorse di circa 4.5 pianeti Terra. L'ITALIA E' IL QUARTO PAESE AL MONDO PER CONSUMO DI ACQUA - Il nostro paese è al 24esimo posto nella classifica delle maggiori impronte ecologiche sul pianeta, su oltre 180. Non è una buona posizione: significa che consumiamo ben più di quanto le nostre risorse interne ci consentirebbero di fare. Viviamo "in debito". L'impronta ecologica pro capite dell'Italia è 4,8: significa che ogni italiano consuma risorse tre volte in più del quantitativo che il nostro territorio mette a disposizione. Per quanto riguarda l’impronta idrica, l’Italia si trova al quarto posto nella classifica mondiale riguardante l’impronta idrica del consumo, che costituisce il volume totale di risorse idriche utilizzate per produrre i beni e i servizi consumati dagli abitanti della nazione stessa (questo indicatore è costituito da due componenti e cioè l’impronta idrica interna, che è composta dalla quantità di acqua necessaria per produrre beni e servizi realizzati e consumati internamente al paese, e dall’impronta idrica esterna, che deriva dal consumo delle merci importate e calcola, quindi, l’acqua utilizzata per le produzioni delle merci dal paese esportatore). L’Italia è quindi al 4° posto con un consumo di 2.332 metri cubi pro capite annui (dei quali 1.142 interni e 1.190 esterni). Davanti a noi abbiamo, nell’ordine, solo Usa, Grecia e Malesia. INVERTIRE LA ROTTA - Se il Living Planet Report 2008 descrive una Terra malata, e abitata da uomini limitati, indica anche coordinate per poter invertire questa rotta, che al momento sembra puntare serenamente verso il naufragio. «Non è troppo tardi per evitare una recessione ecologica - ha osserva James P. Leape - ma bisogna cambiare l'attuale stile di vita e indirizzare le nostre economie verso percorsi più sostenibili». Consumare meno e meglio, soprattutto il nostro mondo "avanzato", «fermo restando - scrive il rapporto - che lo sviluppo tecnologico continuerà a rivestire un'importanza vitale nell'affrontare la sfida della sostenibilità» " Stefano Rodi-dal Corriere della Sera
Notizie del genere mi addolorano...la Terra è la nostra fonte, energia, vita, e mi chiedo spesso, perchè distruggerla?? Ci vogliamo così tanto male per distruggerla o è a causa dell'indifferenza e ignoranza delle persone?? Credo che ognuno debba prendersi piccoli impegni quotidianamente come consumare meno l'acqua, stare attenti a non lasciare la luce nelle stanze che non si utilizzano e prendere lampadine a basso consumo energetico, pure di non sporcare la terra, sia in aperta campagna e in città, in montagna e al mare, ma usare appositi cestini dei rifiuti o bidoni. Non mi sembrano impegni difficili. Eppure...la gente va in palestra per mantenersi in forma, ma fa fatica ad alzarsi o allungare di qualche passo per buttare una bottiglia di plastica nel bidone. O ritornare indietro a spegnere la luce in una stanza inutilizzata. E lo spreco esagerato dell'acqua...perchè lasciare aperto il rubinetto mentre stai massaggiando con cura con lo spazzolino e dentifricio ai denti?? E lasciare scorrere l'acqua nell'altro lavello mentre stai lavando i piatti??
Cosa fare per salvarla oltre ai piccoli gesti quotidiani?? Penso che l'informazione sia molto importante, perchè non prendere esempio dalle scuole straniere come la Svezia dove già nei primi anni scolastici insegnano ai bambini dedicando,credo, un paio di ore settimanali di rispettare la natura, l'ambiente e gli animali?? Addirittura in Giappone in alcune scuole non hanno bisogno di bidelli perchè ogni studente si prende il compito di mantenere puliti le aule e i bagni. Per me è un bellissimo esempio e si sa che i bambini sono il nostro futuro...
Anche la televisione dovrebbe fare il suo compito, anzichè mandare in onda programmi "spazzatura" che purtroppo ce ne sono troppi, ma trasmettere informazioni più utili e cercare di coinvolgere la gente in argomenti come "salvare la terra", farla capire che facendo così salviamo noi stessi.

mercoledì 29 ottobre 2008

Tra natura e lettura...

Credo che molte donne abbiano desiderato di voler viaggiare da sole almeno una volta nella loro vita, c'è chi ce l'ha fatta e altre no per mancanza di coraggio, forza e magari per scarsa conoscenza delle lingue straniere importanti come l'inglese. Il perchè viaggiare da sole?? Per me è una sfida con se stessi e provare emozioni che il viaggio ci offre. L'arrangiarsi da sole, gioire quando qualcuna o qualcuno dell'altro Paese e Popolo ci aiuta nei momenti di difficoltà, ad essere in contatto diretto con la vasta natura per poter dire: io e la natura. Da sole, ma sempre in compagnia.
Cronaca di una viaggiatrice solitaria
All'eta di diciannove anni Kira Salak, per la prima volta, provò la libertà di viaggiare da sola e trascorse i successivi anni della sua giovinezza girando per il mondo con costanza e impulsività. Fu così che si lasciò la sua vita alle spalle - l'università, il lavoro, il fidanzato - per tentare l'impossibile, il suo sogno di sempre: seguire le tracce dell'esploratore britannico Ivan Champion, la prima persona che riuscì ad attraversare l'isola di Papua Nuova Guinea nel 1927. Uno dei Paesi più pericolosi e più misteriosi del mondo, dove la cultura moderna occidentale si scontra con le antiche tradizioni tribali. Per Kira Salak fu una prova di vita. Motivata da qualcosa di più dell'essere semplicemente la prima donna occidentale ad attraversare da sola quella terra, decise di scrivere questa cronaca per trovare una risposta anche per se stessa. Perché una giovane donna voleva intraprendere da sola un viaggio così pericoloso? Dov'era la sua paura? O forse era solo un tentativo per scoraggiare la paura per raggiungere mete ancora più ardue? Nessuno poteva dirlo. Kira Salak, con una prosa brillante e piena di suspense, descrive le sue avventure tra paesaggi esotici e vividi di ricordi in pieno contatto con la natura più selvaggia. Molto più di un semplice libro di viaggio o di avventura, "Cronaca di una viaggiatrice solitaria" è un'opera di esistenziale autoscoperta, di sopravvivenza in situazioni di estremo pericolo, in luoghi che sono al di là di ogni tempo e che vanno al di là di ogni immaginazione in una natura di un'impareggiabile bellezza.

Una sorpresa molto gradita!

Oggi metto nel mio blog un'email di un'amica, per ora on-line, che mi ha molto colpito e fatto un enorme piacere.
Carissima Chiara, anzi Kyara, anche tu blog victim! Questo mi fa riflettere sul valore del blog che è diario, punto di incontro, luogo di aggregazione e scambio. Un mezzo agile ed economico per arrivare ad una platea potenzialmente immensa. Sono felice di vedere che sia il tuo blog che quello di Alfia (n.d.b. http://libriinviaggio.myblog.it/) siano "giornali" , come i loro lontanti predecessori, i "journal" diari di avventure e scoperte tenuti ed aggiornati da molti illuministi, che nutrono attenzione per il dettaglio, in cui si cura stile e immagine , e, soprattutto, offrono spunti stimolanti, mai banali. Perchè questa , oltre alla versatilità, alla diversificazione per generi, è la carta vincente del blog rispetto alla comunicazione mediatica istituzionale. E' straordinario pensare come il patrimonio di conoscenze personali, il vissuto prossimo e lontano di milioni di persone (i bloggers,appunto), possa diventare un enorme vaso di Pandora della conoscenza a cui tutti liberamente attingiamo. Ricordo che agli esami di teoria e tecnica della comunicazione di massa, mi colpì la teoria della riproducibilità dei modelli come fonte di arricchimento degli strumenti di conoscenza, diffusione e -conseguente- vendita. Il blog ne è un esempio. E' riproducibile, è un contenitore no limits, permette di condividere , diffonde e canalizza informazioni e quindi fa crescere l'offerta, veicola visibilità. La domanda ha potenziali inimmaginabili ma va diffusa. Per cui ragazze: olio di gomito! Anzi sgomitate, fatevi largo e non mollate! Ancora compimenti Chiara! A presto! Simona

martedì 28 ottobre 2008

Snoopy e Company

Quando ero ragazzina avevo nella mia libreria alcuni fumetti di Snoopy e Company, ogni tanto lo sfogliavo e leggevo le vignette. Mi piacevano e divertivano. Dopo un periodo di dimenticanza mi ricordai di questi personaggi così allegri, ingenui, innocenti e allo stesso tempo veri, puri e credibili, allora li tirai fuori dalla mia libreria e li comprai altri fino a completare la collezione. E mi sono accorta che le loro storie mi mettevano in buon umore, mi tranquillizzavano, oggi li considero una terapia contro momenti di tensione, nervosismo, il morale a terra, una specie di “training autogeno” di lettura. Quando mi sento abbastanza stressata e con la voglia di staccare del tutto la “spina” prendo uno dei fumetti e lo leggo prima di dormire. E’ un ottimo calmante e restituisce un sorriso dopo una giornata pesante, e ovviamente un sonno ristoratore. La coperta di Linus (anche il mio gatto ha una sua coperta e spesso se lo porta dietro per tutta la casa!!) Linus: Sai qual è un pensiero agghiacciante?? Charlie Brown: No, qual è? Linus: Solo un metro quadrato di flanella mi separa da un collasso nervoso! Filosofia. Charlie Brown: Sicurezza…ecco ciò di cui tutti abbiamo bisogno: bisogna provare un “sentimento di sicurezza”…Togli ad un uomo la sicurezza, e cosa gli rimane?? L’insicurezza, ecco cosa gli rimane!! Lucy: Sei proprio un filosofo Charlie Brown… Babbo Natale. Lucy: Stanotte arriva Babbo Natale Linus!! Pensa! In una sola notte porta i regali ai bambini di tutto il mondo! Linus: Caspita!! Dev’essere altamente specializzato! Canis lupus familiaris. Charlie Brown: Pensa un po’…ci sono 90 milioni di gatti e cani negli Usa! E’ un bel numero di gatti e cani! Snoopy: Cani e gatti…sempre dire “cani e gatti” non dire mai “gatti e cani”. L’espressione esatta è “cani e gatti”!! Ottimismo. Linus: se la spassano su…quella stella lassù, stasera…sembra che si diano proprio alla pazza gioia! Charlie Brown: Cosa te lo fa pensare?? Linus: Hanno tutte le luci accese!!!

lunedì 27 ottobre 2008

La debolezza umana...

Chi tortura gli animali paga già nella sua miseria. Sono contro la debolezza umana e a favore della forza che le povere bestie ci dimostrano tutti i giorni perdonandoci. (scrittrice italiana Anna Maria Ortese) Citato su Panorama nel luglio 2002.

venerdì 24 ottobre 2008

Il coraggio di seguire il proprio sogno.

Ho conosciuto tanta gente che ha avuto il coraggio di cambiare la propria vita, il proprio lavoro persino il Paese per seguire un sogno. La mia ammirazione per loro è infinita. Non è per niente facile, ma con costanza, volontà, pazienza, forza e amore ci sono riusciti. E ritrovano la propria felicità, serenità e l’orgoglio di dirsi “sono nel mio sogno”. Come mi è piaciuto il racconto di un fotografo naturalistica che ora vive in Svezia, ecco le sue parole: “Ho compiuto il mio primo anno in Svezia. Strana sensazione, prenderne coscienza scrivendolo, uscendo dal torpore della routine quotidiana (ebbe sì, anche qui in agguato) e pensare allo stupore, alla meraviglia che provavo nei miei viaggi precedenti, su e giù tra Italia e Scandinavia. Invidia e desiderio per un mondo diverso, un altro rapporto con la Natura, o semplicemente un posto dove di natura ce n’è tanta che non puoi vederla tutta nemmeno volendo, fatichi persino a concepirla. Il senso di meraviglia non è cambiato, anzi. Gli incontri ravvicinati con l’alce, il frullo del cedrone, lo sguardo della volpe… il chinarsi sulle drosere di palude, la scoperta dei capolini d’orchidea nel sottobosco; sopra a tutto, l’aria tersa che profuma di spazio, le vedute sconfinate dalle proporzioni immense, il senso di rarefazione e di wilderness. Tutte esperienze già vissute, ma che ora hanno un nuovo sapore, quello di casa, il gusto che viene dalla consapevolezza di far parte, in qualche modo, di questa grande rappresentazione. Di nuovo, di inedito, l’avvicendarsi netto delle stagioni, qui ancora integre, vere, riconoscibili: persino le mezze stagioni, qui, sono ancora tutte intere. Il verde estivo è sfolgorante quanto il rosso dell’autunno è ipnotico, surreale. È l’inverno, tuttavia, a fornire le sensazioni più intense, quando la forza stilizzante della neve riduce tutto ad un disegno a carboncino, quando persino il respiro si fa difficile, quando il ghiaccio muta così in fretta da sembrare vivo. Tutto intorno, la foresta e le sue suggestioni…” Vitantonio Dell’Orto Una bella poesia sul Sogno: Non perdere mai la speranza nell’inseguire i tuoi sogni,perché c’e’ un’unica creatura che può fermarti,e quella creatura sei tu.Non smettere mai di credere in te stessa e nei tuoi sogni.Non smettere mai di cercare,tu realizzerai sempre ogni cosa ti metterai in testa. L’unico responsabile del tuo successo o del tuo fallimento sei tu, ricordalo…ogni pensiero o idea pronunciata a voce alta viaggia nel vento,la voce corre nell’aria, cambiandone il corso.Se sei brava da udire abbastanza,tu potrai ascoltare l’eco di saggezze e conoscenze lontane nel tempo e nello spazio.Tutto il sapere del mondo e’ a disposizione di chiunque sia dispostoa credere e a voler ascoltare. La libertà e’ una scelta che soltanto tu puoi fare:tu sei legata soltanto dalle catene delle tue paure.Non e’ mai una vera tragedia provare e fallire,perché prima o poi si impara, la tragedia e’non provarci nemmeno per paura di fallire. Mentre noi possiamo orientarle nostre mosse verso un obiettivo comune,ognuno di noi deve trovare la sua strada,perché le risposte non possono essere trovateseguendo le orme di un’altra persona….Se tu puoi compiere grandi cose quando gli altri credono in te,immagina ciò che puoi raggiungerequando sei tu a credere in te stessa. Peter O’Connor, da "Ali sull’oceano"

giovedì 23 ottobre 2008

Insolito posto

C'è un luogo dove amo fare le passeggiate soprattutto in autunno quando gli alberi si dipingono di colori caldi, la terra è sparsa di ricci spinose delle castagne, i ciclamini rosa sbocciano all'interno dei boschi...prima di ritornare a casa mi fermo sempre in questo paesino secondo me incantato, dove il tempo si è fermato... Petrella Guidi è un borgo medioevale amorevolmente conservato e ristrutturato dai pochi residenti e da un gruppo di artisti e di amanti del territorio. E’ un villaggio fortificato trecentesco situato su un monte, è caratterizzato da altissime case in pietra antica, unite fra loro in una serie irregolare e circondate da caratteristici vicoli stretti. Sovrasta il paese la torre con accanto le rovine del castello circondata da un bellissimo panorama. La porta d’ingresso è un arco in pietra bianca, che conserva gli scudi e gli stemmi degli antichi dominatori. Nel “Campo dei Nomi” ci sono due lapidi in ricordo di Federico Fellini e Giulietta Masina, un luogo dove loro amavano rilassarsi su una panchina ad osservare il panorama di rara bellezza. Il viaggio di Fabio Vacchi libretto di Tonino Guerra La trama dell’opera, che è esilissima e si regge sulle delicate intuizioni poetiche dello scrittore e sceneggiatore Tonino Guerra, descrive il viaggio di una coppia di anziani romagnoli - Rico e Zaira sono i loro nomi - da Petrella Guidi, borgo collinare nei pressi del fiume Marecchia ove essi hanno sempre vissuto, fino al mare. È una vecchia promessa che Rico ha fatto a Zaira il giorno delle nozze, infatti, quella di condurla a vedere il mare, quel mare che dista appena trenta chilometri dal loro paese ma che essi non hanno mai veduto.

Beethoven

"Le vibrazioni dell'aria sono il respiro di Dio che parla all'animo umano, noi siamo musicisti siamo gli esseri più vicini a Dio. Sentiamo la sua voce, leggiamo le sue labbra, diamo vita ai figli di Dio che cantano...le lodi del Signore."
Dal film "Io e Beethoven" di Agnieszka Holland con Ed Harris e Diane Kruger.

mercoledì 22 ottobre 2008

Thoreau

"Non l'amore, non i soldi, non la fede, non la fama, non la giustizia...Datemi la verità" H.D. Thoreau Henry David Thoreau nacque a Concord, nel Massachusetts, nel 1817. Si laureò ad Harvard nel 1837 e in seguito ai suoi studi sviluppò un forte interesse nei confronti della poesie greca e romana, della filosofia orientale e della botanica. Nutrì grande interesse ed amore nei confronti della natura e dedicò molte delle sue giornate ad esplorare i boschi e a raccogliere informazioni dettagliate su piante ed animali. Mezzo secolo prima di Jack London egli avvertì il richiamo della foresta e nella primavera del 1845 si recò sulle rive del lago di Walden, a Concord, nel Massachusetts. Usando un’ascia presa a prestito abbatté alcuni pini bianchi per ricavarne legname con cui costruirsi un’austera dimora nella quale avrebbe vissuto per due anni, due mesi e due giorni. Si insediò stabilmente nella nuova casa il 4 luglio e la scelta della data, il giorno della Dichiarazione d’Indipendenza, non fu casuale in quanto, con l’abbandono della civiltà e della vita sociale organizzata, realizzava quella che era effettivamente la sua massima aspirazione: divenire indipendente. L’esperienza del lago Walden ispirò la scrittura di Walden, ovvero La vita nei boschi (1854), un'opera a metà strada tra il saggio filosofico e il diario che oggi viene unanimemente considerata tra i classici della letteratura americana. 147 anni dopo Chris McCandless (alias Alexander Superstramp), un ragazzo del West Virginia si incamminò da solo negli immensi spazi selvaggi dell'Alaska. Due anni prima, terminati gli studi, aveva abbandonato tutti i suoi averi e donato i suoi risparmi in beneficenza: voleva lasciare la civiltà per immergersi nella natura seguendo gli ideali di Thoreau. Ma purtroppo non aveva nessuna preparazione alle condizioni estreme nè adeguatamente equipaggiato e incontrò la morte. Nasce un libro dopo tre anni di ricerche da parte dell'autore Jon Krakauer, "Nelle terre estreme". Sean Penn fu colpito dalla sua storia e gira un film "Into the wild".
A proposito...durante un'escursione nella bellissima Bryce Canyon ho trovato alcuni suoi citazioni incorniciati in una capanna di legno in cima ad un monte con un panorama mozzafiato!!

Mutua per animali

ROMA "Tutti d’accordo almeno sugli animali: mercoledì 15 ottobre al Senato sarà presentato un disegno di legge bipartisan per mutua cani e gatti. Il disegno di legge prevede l’istituzione del Servizio sanitarioconvenzionato per gli animali domestici più cari alle famiglie, cioè icani e i gatti. E la proposta - annuncia una nota del gruppo Pd Ulivoal Senato - verrà presentato in una conferenza stampa al Senatomercoledì 15 ottobre, alle 11.30, nella sala delle conferenze. Alla presentazione interverranno le senatrici Silvana Amati (Pd) e Laura Bianconi (Pdl), prime firmatarie del ddl e il sottosegretario alla Salute Francesca Martini. Coordinerà l’incontro Licia Colò, conduttrice delle trasmissioni "Cominciamo bene", "Animali e animali"e "Alle falde del Kilimangiaro". Prenderanno parte all’iniziativa associazioni, coordinamenti, movimenti animalisti, volontari, enti eassociazioni di rappresentanza dei medici veterinari." Penso che sia giusto per famiglie che hanno animali o che desiderano animali e non possono averli a causa dei costi elevati della vita. Di conseguenza spero che ci saranno meno abbandoni e più animali adottati.