giovedì 13 novembre 2008

Gli elefanti...

Gli elefanti sono animali giganti, forti, potenti, eppure piangono come è citato nel La Repubblica:
La leggenda secondo cui esistono "cimiteri degli elefanti", in cui le creature della savana si riuniscono per commemorare i defunti, ha trovato una conferma scientifica. Uno studio triennale condotto in Africa da ricercatori della Essex University, pubblicato sulla rivista “Biology Letters della Royal Society”, rivela che gli elefanti danno grande importanza ai morti, e che si sentono spinti a toccare delicatamente le ossa dei esemplari deceduti, con la proboscide e le zampe. «Quando trovano resti di uno di loro», dice la dottoressa Karen McComb al Daily Telegraph, «gli elefanti ci girano intorno compiendo uno stretto cerchio, con le orecchie e la testa abbassati, mostrando tensione. Quindi toccano e odorano la carcassa. Se ci sono ancora le zanne dell'animale morto, le raccolgono con la proboscide e le portano via con loro. Tuttavia non sembrano fare distinzioni tra il cadavere d'un elefante del loro branco o uno sconosciuto». Lo studio conclude che gli elefanti hanno molte caratteristiche simili agli esseri umani, inclusa quella, già conosciuta, di piangere. La ricerca è stata compiuta all'Amboseli National Park, in Kenya.
Ho visto tanti elefanti chiusi in zoo o circhi, tutta un'altra cosa vederli liberi nella savana in Africa. In Kenya ho potuto osservarli dall'alba al tramonto, solitari o in gruppo, cuccioli con mamme. Scenari che non dimenticherò mai...Oggi lo dedicherò a loro citando anche un libro "L'inverno degli elefanti" di Kim Echlin, ora difficile da trovare se non nei negozi di libri usati.
"Mi chiamano la guardiana degli elefanti e mi piace. Quando si sceglie di vivere con gli elefanti si sceglie di vivere soggiogati, in schiavitù. Io mi lascio affascinare da loro, mi espongo alla loro forza, che spezza e piega, che libera e vince.
Sono prigioniera al pari di loro e le nostri comuni catene ci liberano. Non esistono quasi parole che descrivano una cosa simile.
(...) Il linguaggio degli elefanti:
mrii-ahah= gorgoglio di buongiorno.
grht= benvenuto riservato ad un amico particolare e un membro di famiglia.
ooo ahahaha-whoo aoh: un profondo gorgoglio che significa "Sono qui, sono qui per te (per quanto la natura me lo permetterà)= gli elefanti usano questo saluto quando accorrono in aiuto di uno di loro.
(...) quando lo ascolto, penso ad Emily Dickinson, al ritmo delle sue poesie:
L'amore - è precedente alla Vita
Posteriore - alla Morte
Dà inizio alla Creazione, e interpreta la Terra."

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